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065 - Dépêche di Sabato 29 Agosto 09.

Un caso di disfunzione delle articolazioni occipito-atlanto-assiale.
 
Créé le : giovedì 23 giugno 2011 di Ivo Lalla, Pascale Coatantiec

Dernière modificaton le : lunedì 4 dicembre 2017

Le disfunzioni delle articolazioni occipito-atlanto-assiale sono frequentemente riscontrate nella pratica osteopatica. Possono essere secondarie ad altre disfunzioni, oppure primarie, all’origine dei sintomi osservati.

Una cagna di razza barboncino nano di otto anni viene presentata in consultazione. Da tre giorni è abbattuta, si lamenta a volte quando la si prende in braccio, e non gioca più. Inoltre, la proprietaria descrive una zoppìa intermittente degli arti anteriori, non constatata al momento della consultazione. L’appetito è conservato. L’esame obiettivo generale è normale ; la palpazione/pressione e la flessione/estensione delle diverse articolazioni non provoca alcun dolore.

Dal punto di vista osteopatico si osservano :
 la prima vertebra cervicale in rotazione sinistra, accompagnata da un importante punto di tensione tra l’occipite e l’atlante ;
 un’emicrania importante ;
 la sinfisi sfeno-basilare in rotazione sinistra ;
 il sacro in rotazione sinistra ;
 lo sterno sollevato a sinistra.

Il trattamento effettuato con delle manipolazioni fasciali ha permesso d’ottenere, in una settimana, un netto miglioramento del quadro clinico. Un secondo intervento sull’atlante è stato necessario per completare la guarigione della cagna.

Le conseguenze delle disfunzioni del gruppo occipito-atlanto-assiale possono essere molto variabili, a seconda dell’importanza delle contratture e delle restrizioni in ballo. La rotazione dell’atlante si produce attorno al dente dell’asse. Essa è resa possibile dalla contrazione asimmetrica dei muscoli cervicali dorsali e ventrali, e/o da quella dei muscoli rotatori specifici. I legamenti atlanto-occipitali laterali, la capsula atlanto-assiale e i legamenti del dente dell’asse limitano questo movimento di rotazione.

Nel caso descritto, le contratture dei muscoli cervicali provocavano un dolore importante localmente, che irradiava in direzione della testa (da cui l’emicrania). Le contratture dei muscoli brachio- e sterno-cefalico potevano essere la causa della zoppìa intermittente. In altri casi, le restrizioni di movimento a questo livello possono essere all’origine di tosse, per irritazione di alcuni rami del nervo vago.

Le disfunzioni della prima vertebra cervicale, et in senso lato del gruppo formato dall’occipite (C0), l’atlante (C1) e l’asse (C2) sembrano essere maggiori, e all’origine di disordini non solo locomotori, ma anche comportamentali a causa del dolore provocato, nonché di sintomi meno specifici.



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