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055 – Dépêche di Sabato 4 Ottobre

Conseguenze Chirurgiche Ed Epilessia
 
Créé le : martedì 13 gennaio 2009 di Elena Villa, Patrick Chêne

Dernière modificaton le : domenica 3 dicembre 2017

Adottando la visione osteopatica su un caso clinico, capita sovente di poter mettere in relazione delle parti anatomiche e dei sintomi che apparentemente non avrebbero legami.

Cachou è un meticcio di 12 anni (circa 20 kg) che da molti anni presenta con regolarità crisi di epilessia malgrado le terapia effettuate. In più, alcuni mesi fa, si è rotto il legamento crociato del ginocchio sinistro, per il quale ha subito un intervento chirurgico.

Malgrado quest’ultima operazione, vi è mancato appoggio del posteriore sinistro e perdita di sensibilità della parte distale dell’arto; per questo viene presentato alla visita osteopatica. I proprietari pensavano più che altro ad un problema insorto conseguentemente alla chirurgia (blocco articolare o lesione nervosa).

Legenda: disegno del quadro clinico della prima visita, per quanto abbastanza complesso, mette in evidenza i due punti di tensioni importanti e in correlazione con i sintomi. Inoltre le linee tese, che ricordano il concetto di tensegrità, permettono al proprietario di visualizzare l’importante interazione tra il treno anteriore e quello posteriore.

L’articolazione del ginocchio è aumentata di volume e dura al tatto, ma nonostante ciò una semplice manipolazione funzionale permette di ottenere una mobilità accettabile. Infatti, a livello di disfunzioni, la più importante da considerare è in relazione con il sintomo motivo della visita, cioè un’articolazione sacro iliaca sinistra fortemente in anteriorità (di origine traumatica) e abbastanza dolorosa.

In relazione a quest’ultima una forte disfunzione cranica a sinistra – ATM (articolazione temporo mandibolare), occipite e temporale, che risponde funzionalmente a quella sacro iliaca.
Entrambe sono risolte inizialmente con tecniche funzionali, si aggiunge poi una manipolazione strutturale sull’articolazione sacro iliaca sinistra.

Due mesi dopo, in occasione della visita di controllo, l’appoggio dell’arto posteriore sinistro è completamente ristabilito (stabile da qualche giorno dopo la prima visita), anche se resta un lieve deficit propriocettivo e, soprattutto, ciliegina sulla torta, le crisi epilettiche sono praticamente scomparse.

Rimane ancora del lavoro da fare su una forte disfunzione del temporale sinistro, residuo del complesso di tensioni (ATM/temporale/occipitale) osservato precedentemente.

Discussione

• In questo caso, il mancato appoggio era indipendente dalla zona sede della chirurgia. Anche se quest’ultima si presentava rigida e dolorosa, non era che la conseguenza di una semplice disfunzione che perturbava l’arto nel suo funzionamento nervoso e circolatorio. Spesso, la sola osservazione clinica classica di un arto non permette di riconoscere il punto chiave di una zoppia e di risolvere con poca spesa un problema apparentemente complesso.

• La quasi scomparsa delle crisi epilettiche in questo paziente, dimostra l’importanza di un buon funzionamento delle suture temporali, da cui certe “epilessie essenziali” possono derivare, cosa già più volte clinicamente osservata. La nosologia di queste ultime dovrebbe alla luce di quanto detto, essere rivalutata attraverso l’esistenza di epilessie dovute ad un blocco delle suture craniche, che, la parte di osteopatia detta craniale, sa individuare ed in certi casi trattare.



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