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113 – La Dépêche di gennaio 2016

« Colpo di frusta », torcicollo, cervicalgia e osteopatia
sabato 22 ottobre 2016 di Ivo Lalla, Bruno Denis

Dall’incidente alle prime cure…

Jon-Snow, giovane Cavalier King Charles di un anno, con le orecchie ondulate e nere, è stato investito da un’auto, il che lo ha portato dritto dal suo veterinario. Quest’ultimo l’ha esaminato, controllato, e ha fatto delle radiografie. Nessuna lesione evidente, e tutto sommato nessun sintomo particolare né zoppìa : è stato fortunato !

Cinque giorni dopo, ha espresso un’incapacità nell’alzare la testa e a girarla verso destra. Il trattamento prescritto è a base di FANS.

... fino all’osteopata

Dopo quattro giorni di trattamento, difronte alla persistenza dell’handicap nonostante l’assenza di problemi neurologici, e prima di inviarlo a fare una TAC, il suo veterinario lo ha riferito a un collega osteopata.

Al primo giorno (G0) della consultazione osteopatica, la colonna cervicale è in latero-flessione sinistra e in estensione da C2 a C5. C’è une importante rotazione fasciale da sinistra a destra. I punti sensibili, perfino doloranti, si esprimono alla flessione, latero-flessione destra e stiramento dell’incollatura.

Il trattamento manuale ha cominciato con delle manipolazioni miotensive su tutti i muscoli dell’incollatura, poi con delle manipolazioni funzionali indirette a piccolo braccio di leva sul rachide cervicale, e infine con delle manipolazioni tissutali e fasciali. La seduta osteopatica è durata circa venti/trenta minuti. Durante il trattamento, il paziente si compiaceva sempre di più delle manipolazioni. Ma ad un certo punto le cose non sembravano ristabilite del tutto, e non evolvevano più : una contrattura non cedeva...

L’ho lasciato partire con la sua prescrizione di FANS, alla quale ho aggiunto un miorilassante (mefenesina).

Al quarto giorno (G0+4), la visita di controllo ha mostrato che c’è stato un netto miglioramento nell’andatura e nel portamento della testa, che si è manifestato nelle prime ventiquattro ore dopo la seduta di osteopatia. Restava però un punto dolorante nel terzo craniale, sul lato destro, dei muscoli elevatori dell’incollatura, con C3-C4 in rotazione destra. E non riusciva ancora a scuotere la testa normalmente.

Il trattamento è stato identico a quello della volta precedente. Lo stato generale alla fine della seduta è stato nettamente migliorato.

Quattro giorni dopo (G0+8) la sua mobilità cervicale era perfetta.

[Vista craniale : C3, in rosso, in rotazione destra rispetto a C4, in nero (corpo vertebrale di C3 a destra del piano mediano)]

Conclusione

In questo caso particolare, essenzialmente disfunzionale senza lesioni, la manipolazione osteopatica è stata fondamentale. Ha permesso di smorzare le tensioni muscolari, ridare mobilità alle articolazioni e migliorare la perfusione dei tessuti. Gli effetti positivi della manipolazione sono stati « palpabili » e visibili già il giorno stesso, e si sono prolungati nei giorni successivi.

Il miglioramento della perfusione dei tessuti grazie alla manipolazione osteopatica ha potenziato l’effetto delle molecole prescritte, in virtù della loro migliore diffusione locale.


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