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083 - Dépêche di marzo 2011

Créé le : giovedì 23 giugno 2011 di Ivo Lalla, Patrick Chêne

Dernière modificaton le : lunedì 20 novembre 2017

L’iconografia popolare parla spesso di "vertebra spostata" e di "vertebra da rimettere a posto"... Di cosa si tratta, esattamente ?

Ma questa espressione fa drizzare i capelli in testa ai veterinari non osteopati. Allora la riprendiamo, per spiegare perché non è corretta, e quale nozione sottintende realmente.

L’osteopatia "rimette le vertebre a posto" ?

No. L’osteopata non tocca una vertebra spostata, sensu stricto "che non è al suo posto" : in questo caso, tale vertebra sarebbe lussata, e il trattamento sarebbe chirurgico (applicazione di una placca che riunisca questa vertebra a quelle contigue). Anche se la chiroprassi comporta la nozione di sublussazione, preferiamo non utilizzare questo termine.

Si può vedere uno "spostamento vertebrale" su una lastra radiografica ?

No. La "vertebra spostata" non si vede alla radiografia. Inutile cercarla.

Lo "spostamento vertebrale" disturba i movimenti dello scheletro ?

Si. In realtà la "vertebra spostata" è una vertebra che è al proprio posto, ma che non può eseguire alcuni movimenti : rotazione destra/sinistra, estensione/flessione, letero-flessione destra/sinistra o tutta una combinazione di queste impossibilità, fino al blocco totale : "non mi muoverò più ! ".

Il movimento vertebrale normale è significativo ?

Questi movimenti sono dell’ordine di qualche grado, ma sono importanti nell’adattabilità generale del corpo al movimento.

rotation vertébrale vue de face
rotation vertébrale, vue de profil

Legenda : Acquerelli (di Liseron Pellissier), vista di fronte e di profilo di una vertebra in rotazione rispetto alle seguenti. Si nota il diverso posizionamento delle apofisi spinose e trasverse. E’ un movimento simmetrico, normale e fisiologico ma che puo’, per una perturbazione del funzionamento tendineo e muscolare, diventare asimmetrico e quindi "disfunzionale" in un primo tempo ; in seguito puo’ diventare propriamente patologico.

 Allora cosa significa in osteopatia "rimettere a posto una vertebra" ?

Significa semplicemente permetterle di eseguire nuovamente il movimento che gli era impedito.

 Quando l’osteopata "rimette a posto una vertebra", si sente un "rumore" ?

No, non si sente "crac" ogni volta ! Permettere un nuovo movimento significa rimettere in funzione dei recettori nervosi (fusi neuromuscolari, recettori del Golgi). Le tecniche cosiddette "strutturali" (che agicono direttamente sulle interfacce ossee) rappresentano solamente uno dei mezzi a disposizione dell’osteopata. Altre tecniche dette "funzionali", "fasciali", o "energetiche" agiscono ugualmente, in modo meno spettacolare, ma altrettanto efficacemente.



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