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013 - "La Dépêche du samedi 14 avril" (italiano)

Créé le : venerdì 6 novembre 2015 di Ivo Lalla, Stephan Cayre

Dernière modificaton le : venerdì 1 dicembre 2017

Storia

I primi dati di terapia manuale si trovano negli scritti di Ippocrate (De articularis 45 e 47) :

« È necessario possedere una solida conoscenza della colonna vertebrale poiché numerose malattie sono effettivamente causate da uno stato difettoso di quest’organo… Il medico abile e coscienzioso deve essere capace con il suo sguardo e con la sua mano quando si tratta di correggere le deviazioni vertebrali del malato steso difronte a lui, sul tavolo di trattamento. ».

Bisogna aspettare però la fine del diciannovesimo secolo per avere un medico Americano, Andrew Taylor STILL, che (ri-)scopra, codifichi, pratichi e infine insegni le basi dell’osteopatia moderna. Nato nel 1828 in Virginia, figlio di un sacerdote che pratica la religione altrettanto che la medicina, Still acquisisce una solida conoscenza anatomica grazie al suo talento da cacciatore e alla sua grande curiosità scientifica, che lo spinge a praticare dissezioni anatomiche per capire i meccanismi corporei. Poi impara la medicina con suo padre, prima di ufficializzare le sue conoscenze con un diploma di dottore in medicina. In seguito al decesso di tre dei suoi figli a causa del colera, decide di trovare un’altra via di cura, rigettando la medicina rudimentale dell’epoca. Fondandosi sui dati di Ippocrate, sviluppa estremamente la sua palpazione, per riuscire a determinare ogni minima anomalia anatomica dei suoi pazienti, cercando di capire perché un paziente, a un certo punto, non riesce più a reagire alle aggressioni ambientali o a quelle interne, e lascierebbe così sviluppare la malattia. I suoi lavori sboccano, dopo una decina d’anni di studi, nella messa a punto di una medicina manuale, che nomina –certo impropriamente- «Osteopatia», e che presenta per la prima volta ai suoi colleghi nel 1874.

Fonda infine la sua prima scuola nel 1892, « the American School of Osteopathy », nel Missouri.

Da allora, le terapie manuali si sono diversificate, e sono utilizzate in tutto il mondo occidentale, soprattutto in Europa dalla metà del ventesimo secolo.

I pionieri dell’osteopatia veterinaria in Francia hanno fatto scoprire questa medicina, detta « non convenzionale », già dagli anni ’50 : la prima tesi di medicina veterinaria sull’argomento risale al 1956 («Primi elementi di osteopatia veterinaria», di M. CABAL, tesi ENVT n°21).

Dr Stephan Cayre



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